Il mio primo “Diario di Bordo”
Correva l’anno 2011… quando, agli inizi di giugno, appena entrato nello stato di disoccupato, stavo per vivere la mia prima avventura a vela: Crocierina “Girotonno a Carloforte” con AvventuraVela.
Buona lettura 😊
É proprio vero, tramite Facebook, se tu non vai a cercare le informazioni, le informazioni comunque ti raggiungono (si, in effetti ricorda un’altra frase celebre 😜), direttamente o indirettamente che sia. Ed è così che, grazie all’attivismo del carissimo Amico Isacco, sono venuto a conoscenza delle attività svolte da “AvventuraVela”.
Era un triste pomeriggio di maggio… realizzavo ancora il mancato rinnovo del contratto di lavoro dopo anni di onorato servizio “precario”… e tra una domanda e l’altra, relative al futuro, davo una sbirciatina doverosa su Facebook (è come fumare… da dipendenza, spesso non ne hai voglia ma uno sguardo lo devi dare comunque). Ma quel triste pomeriggio, a differenza delle tante volte che aggiorni la bacheca, infinitamente, e non visualizzi cambiamenti… tò! Sorpresa… Isacco condivide una “Crocierina” di quattro giorni in occasione del Girotonno a Carloforte. Giacché il tempo libero (in questo caso per fortuna) non mi mancava, ho intervistato Isacco, sull’evento, davanti ad una fresca pinta di Guinness 🍺.
Ora, non so se per la passione per il mare e il sole, la voglia si svagare e rilassarmi o se semplicemente per l’effetto della Guinness, ma ho pronunciato la fatidica frase «dottore, accetto l’offerta!».
Mercoledì 31 maggio 2011
Appuntamento per organizzare la Cambusa. Inizialmente devo ammettere ero un po’ preoccupato… cosa sarà mai questa Cambusa… ecco lo sapevo, non dovevo accettare, mi mettono subito a lavorare… la finirò a pelare patate nella stiva o a lustrare una qualche galloccia arrugginita… poi ho scoperto che si trattava dei rifornimenti di cibo e bevande… riempire i carrelli di cibo è sempre un piacere 😂.
Giovedì 01 giugno 2011
Ore 9.20, bagagliaio pieno, soprattutto di cibo, appuntamento da Isacco per raggiungere “Valentina III” a Portoscuso. Per l’occasione si sono organizzate due barche a vela. Due equipaggi. Il primo su “Free Star”, partiva da Marina di Capitana, il secondo su “Valentina III”, da Portoscuso. Su “Valentina III” posso dire di aver avuto il piacere di conoscere Ettore, Fulvia, Pino e Luciana 🥰.
Veleggiamo da subito tra chiacchiere e risate (con un occhio sempre al mare) da Portoscuso, passando per Carloforte, il Mangia barche (vi lascio immaginare il motivo del nome) e puntando l’Isolotto del Toro fino alla costa Sud dell’Isola di Sant’Antioco. In questo tratto ho provato per la prima volta il timone, senza motore, trasportati dal vento che gonfiava la Randa e il Genoa. Una figata🥰. E quando prendi bene il vento e la barca accelera e piega… beh, li… ancooooooora. E non perché come punto di riferimento avevo l’Isolotto del Toro!!! ahahahah.
Buttiamo l’ancora sotto costa in una caletta con vista su Torre Cannai e l’Isolotta la Vacca. Qui in attesa di “Free Star” ci concediamo relax, foto, pesca e un’escursione in tenderino sulla terra ferma alla conquista della Torre… che vitaccia!
Per cena ci raggiunge in rada “Free Star” con a bordo i carissimi PierGianluca, PierSilvia (nota Letizia), PierCristina, PierMichele, PierMarina, PierGiorgio e PierSimone… mancano all’appello solo PierSilvia e PierMauro che ci raggiungeranno a Carloforte Venerdì (un vero e proprio PierEquipaggio!).
Non so perchè ma i nomi composti, soprattutto il mio, che poi a dirla tutta nasce tutto unito, creano sempre qualche “difficoltà”. In questo caso gioviale 😀
Mangiamo tutti insieme, un’atmosfera piacevole, accogliente, è come se ci conoscessimo da anni…
Arriva l’ora della prima nanna in rada… non so se sarà per la stanchezza o per il cullare leggero delle onde, ma è stato un dolce riposare.
Venerdì 02 giugno 2011
Sveglia relativamente presto. La luce filtra in cuccetta dalle tendine. L’aria fuori è fresca ma piacevole. C’è chi si è alzato ancora prima per raccogliere il pescato della notte. Da subito un’attività piacevole… la colazione 😜.
Salpiamo alla volta dell’Isola di San Pietro… cibo, sole e relax.
Per le 19 circa ormeggiamo da “Rocco” al porto turistico di Carloforte dove sosteremo per due notti (per capire come mai “Rocco” cercate il nome della Marina di Carloforte).
La posizione è ottimale, siamo in pratica sulla piazza… altro che B&B.
Tempo di sistemarci (doccia in barca o nei servizi riservati ai diportisti) e via a fare i Turisti in infradito per le stradine di Carloforte gremite per la IX edizione del Girotonno: aperitivo di gruppo a base di Mojito, cena e concertino a base di De Andrè.
Sabato 03 giugno 2011
Visto che siamo a terra, turisti tra i turisti, ne approfittiamo per fare colazione da “Cipollina” prima di veleggiare alla volta di Cala Vinagra passando da est dell’isola di San Pietro tra Tonnare e Isola Piana.
A Cala Vinagra è d’obbligo un’escursioncina a remi tra le piscinette. PierSimone, considerato il clima di condivisione che contraddistingue le attività di Avventura Vela, soccorre due coppie di Carlofortini alle prese con un’ancora incagliata sul fondale. A dire il vero ci ha messo un pò troppo, abbiamo avuto il dubbio che non abbia usato la scusa del crocerossino per fare snorkeling… mmm… tutto è bene quel che finisce bene, soprattutto a fronte del fatto che per ringraziarci ci hanno trainato verso “Free Star”.
A bordo, dopo un bel bagno fresco, ci aspettava all’ombra della capottina lo chef PierMauro con una degustazione di pasta alle mandorle.
Relax pomeridiano in rada sotto la scogliera e di nuovo veleggiamo verso Carloforte per l’assaggio del Tonno alla griglia e il concerto di Edoardo Bennato.
La serata si è conclusa con un Rummettino nel pozzetto ma non prima della sfilata dei Buskers che si esibiscono per il quarto “Carloforte Buskers Festival”. La folla in delirio balla, e l’allegria di PierEttore e PierPino in prima fila sono un piacere indescrivibile.
Domenica 04 giugno 2011
Ultimo giorno di “Crocierina”. Iniziamo con l’andare a salutare “Cipollina”… l’educazione prima di tutto.
Rispettiamo il programma puntando la prua in direzione di Masua e Porto Flavia. Avevo ammirato il Pan di Zucchero solo da terra. Che dire, una location spettacolare per godersi ancora tuffi, sole, risate e buon cibo.
Sbarchiamo a Portoscuso. Teoricamente sarebbe finita… ma… a differenza di “Valentina III” che dorme a Portoscuso, “Free Star” deve rientrare a Marina di Capitana… e così:
PierGianLuca: «PierQualcosa devi lavorare domani? (Lunedì)»
Io: «ehm… veramente… » (vedi inizio Diario di Bordo)
PierGianLuca: «Io e PierMauro riportiamo Free Star a Marina di Capitana… ti va di venire con noi?»
… beh… viaaaaaaa…. a vela verso l’Isola Piana dove abbiamo trascorso la notte in rada… dalle piacevoli risate di due ciurme unite alla tranquillità di un equipaggio di soli tre uomini e un fragolino al tramonto. Spettacolo.
Lunedì 05 giugno 2011
Leviamo l’ancora alle 8.20 e attracchiamo a Marina di Capitana per le 20.20.
É stata un’attraversata tranquilla. É durata un po’ più del previsto perché, causa strani boati e colonne di fumo, siamo dovuti passare a largo di Capo Teulada (non deve essere piacevole venire scambiati per bersagli) e per via di un “posto di blocco”. Ebbene si, le forze dell’ordine lavorano anche in mare… non ti fermano con la paletta ma ti fermano… mmm… devono aver avvistato il fragolino sul tavolino.
… e poi boh… alle 21 risali in macchina dopo cinque giorni di “Crocierina”, 12 ore filate di navigazione tra le “fiamme gialle”… e tutto ti sembra così piccolo e veloce, chiuso 😕… piove ma apri tutti i finestrini perché già ti manca la brezza e ti senti senz’aria… e come se non bastasse devi riprendere familiarità con lo sciacquone!!! ma dov’è la leva??? ah no, c’è il pulsante… strano 😲
GRAZIE A TUTTI, SIETE FANTASTICI !!! 🥰
Pierluca – I Viaggi di P
Rileggersi dopo tanti anni è emozionante. Ritrovarsi a sorridere nel ricordare i bei momenti e ridere davanti ai tanti termini errati per la ancora poca conoscenza della Vela 🤣
A seguire qualche immagine ricordo e lo screen di tutti i vecchi commenti ricevuti su FB… Ti riconosci? Fammelo sapere inviandomi un messaggio tramite il box a fondo pagina 🤗
6 thoughts on “Il mio primo “Diario di Bordo””
Lo consiglio.
Pier te lo immagini a scalare le montagne e invece finisci a vederlo con il berretto da marinaio (anzi: da Capitano!).
Veramente un lupo di mare 🐺 e comunque non ho ancora capito cosa sia una rada (e non ho fragolini nello stomaco)
Grazie… Fragolina 😛
Io invece devo ancora comprendere come fai a fare quei Reel fighissimi 🙂
Rada:
Insenatura naturale o artificiale, di grande ampiezza, riparata da venti e marosi, ove le navi possono gettare l’ancora, e in fondo alla quale si apre di solito un porto.
“entrare in r.”
Spettacoloooo complimenti …
Grazie Marco 🙂
Va be Pierluca mi hai fatto tornare indietro di un po di anni leggendo il tuo diario ho sentito tutti i profumi del mare, gli odori della barca, il profumo del caffè fatto in barca non ha eguali, per non parlare dei profumi nei vicoli di Carloforte, i sapore del totto fresco con la cipolla, e poi dormire in rada!!!! E una delle cose più belle che l’essere umano possa fare, ho sentito le risate di Ettore e quella di Gianluca, che dire mi sono emozionata so bene cosa vuol dire quando lasci la barca e ti prende quella che in Brasile chiamano saudade. Grazie!! ❤️
Grazie Sara ❤️
Ti ringrazio per il messaggio e per aver voluto condividere l’emozione 🙂
Ne sono contentissimo 🙂
Hai letto anche il Diario di Bordo Sensazioni sogni e desideri ?
Quel fine settimana c’eri anche tu 🙂